NO A GAS E NUCLEARE IN EU: ANCHE DA SULMONA ALLA MANIFESTAZIONE DI ROMA

SULMONA – Una delegazione dei Comitati cittadini per l’ambiente e del Coordinamento no hub del gas di Sulmona – fa sapere in un comunicato – ha partecipato sabato al flash mob che si è svolto in piazza Santi Apostoli a Roma per protestare contro la decisione di includere gas e nucleare nella Tassonomia europea. Gli ambientalisti peligni hanno portato cartelli e bandiere e diffuso materiale relativo alla lotta che da più di 14 anni conducono contro la centrale e il metanodotto “Linea Adriatica” della Snam.

Oltre che a Roma, le manifestazioni si sono svolte in tutta Europa. Definire gas e nucleare fonti energetiche “verdi” è una grande bugia e una truffa ai danni dei cittadini europei. Significa che ingenti risorse dell’Europa, anziché essere impiegate per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, verrebbero dirottate verso tecnologie ed impianti che invece dobbiamo abbandonare se vogliamo salvare il nostro pianeta.

Costruire oggi una nuova centrale a gas o un nuovo metanodotto vuol dire sperperare delle risorse preziose per realizzare impianti inutili, dal momento che il sistema energetico europeo entro il 2035 dovrà essere a zero emissioni. Il gas è una fonte fossile,  inquinante e climalterante, dalla quale dobbiamo liberarci. Non solo dal gas russo ma dal gas in quanto tale. Lo stesso mondo industriale lo ha capito. Secondo uno studio dell’Associazione Energia Futura di Confindustria, qualora si sbloccassero 60 Giga Watt di energia rinnovabile, L’Italia potrebbe fare a meno di 15 miliardi di metri cubi di gas ogni anno. Il che significherebbe passare da un consumo di 71,5 miliardi di mc (media degli ultimi 10 anni) a 56,5 miliardi di mc, mentre la potenzialità degli attuali impianti  è addirittura superiore ai 115 miliardi di mc!

L’inclusione di gas e nucleare nella tassonomia europea è il frutto della forte pressione delle lobby non solo europee, tra cui le italiane Eni e Snam, ma anche russe. Secondo un recente rapporto di Greenpeace i lobbisti e rappresentanti dei  colossi energetici russi Gazprom, Lukoil e Rosatom hanno incontrato molte volte commissari e alti dirigenti comunitari allo scopo di far classificare come fonti sostenibili sia il gas che il nucleare. E’ evidente che dietro questo intenso lavoro delle lobby vi sono enormi interessi economici. 

La mobilitazione del 21 maggio è soltanto uno dei tasselli della campagna europea #NotMyTaxonomy e dell’impegno sulla Tassonomia UE del movimento ambientalista europeo per mettere in campo ogni possibile iniziativa nei confronti degli europarlamentari, in vista del voto congiunto – nella terza settimana di giugno – delle Commissioni parlamentari europee ENVI ed ECON, e del voto in plenaria previsto la prima settimana di luglio.

L’obiettivo è quello di fare in modo che il Parlamento Europeo voti per il rigetto dell’atto delegato della Tassonomia UE, fermando così questa gigantesca ed insensata operazione di greenwashing e attacco alla vera  transizione ecologica.

Condividi questo articolo